20 Visitare una mostra personale può regalarci il dono di compiere un itinerario nella sensibilità dell’artista che vi espone; sensazioni ed emozioni attraverso il segno e il colore vengono distillate sulle tele aprendoci lo sguardo verso altri mondi e prospettive. Così l’artista si propone come un moderno sciamano, il quale inducendo lo spettatore alla riflessione, si pone come traitd’union con le dimensioni ultraterrene. Ecco tutto ciò è possibile riscontrare nelle opere di Giusy Lauriola che compongono il corpus della mostra Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole. I lavori qui esposti si presentano, a chi li osserva, come paesaggi metafisici grondanti materia pittorica, spiritualità e sentimento incentrati su una partizione cromatica che ricordano certamente degli orizzonti; su questi emergono flashback improvvisi di figure umane come fossero apparizioni provenienti dalle lontane lande dell’inconscio e vivificate da un segno memore dell’automatismo psichico nell’accezione del pensiero libero dal controllo della ragione. Il processo che ha portato a tale risultato, in equilibrio mirabile tra astrazione e figurazione, ha un’origine lontana che affonda le proprie radici nel reale e nelle sue dinamiche sociali. Una realtà, spesso studiata e sviscerata dall’artista nelle sue varie declinazioni, e affrontata pittoricamente negli anni riducendo sempre di più il riferimento oggettuale e figurativo. Questo è stato un procedimento inversamente proporzionale, inizialmente latente e inconscio, per poi manifestarsi lentamente sempre più chiaro. Infatti, l’autodeterminazione e le conquiste raggiunte si sono tradotte per Lauriola in una sottrazione piuttosto che in un’aggiunta di elementi e colore sulla tela. Cioè la sicurezza raggiunta le ha permesso di oltrepassare le forme immanenti, avvertite superflue e vuote, per dedicarsi alla riflessione sull’ontologia dell’essere e della natura che è il vero scopo della sua ricerca. In tutto ciò appare esplicativo il titolo della mostra che allude a un percorso sicuramente non privo di difficoltà e ostacoli per il raggiungimento di un fine superiore. Così come chiarificatore è il titolo della serie Atmosfere sospese di cui fanno parte le tele in mostra. Osservando tali lavori, la sensazione che percepiamo è quella di una sospensione temporale dove il fluire del tempo risulta cristallizzato. In queste visioni l’attenzione di chi guarda è portata all’interno del quadro dalle piccole figure poste in basso; successivamente, le posizioni e le dimensioni variabili di quest’ultime tramite un gioco di diagonali e simmetrie non ortodosse conducono lo sguardo verso la I SENTIERI METAFISICI DI LAURIOLA
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