21 zona di confine nella quale vengono a contatto le propaggini cromatiche con le quali l’artista divide il supporto. Ed è qui che si rivela la luce del pensiero puro alleggerito dalle catene razionali. Tramite la pittura dunque Lauriola pone in essere quell’attività noetica dell’anima per mezzo della quale perviene a una conoscenza intuitiva e non filtrata. Tecnicamente ciò è tradotto in un informale gestuale steso sul fondo della tela nel quale è fondamentale l’uso della resina. Tale materiale, infatti, fa emergere velature, effetti e reazioni ipotizzate e sperate ma senza la certezza del risultato finale. La resina, infatti, sfuggendo al controllo completo dell’artista ha la capacità unica di essere imprevedibile come la vita. Le sagome delineate sulla stesura cromatica, imperniate su di un tratto sicuro e non descrittivo, affiorano direttamente dalle nebulose del subcosciente e sono connesse con la sensazione di pace e tranquillità derivante dal conseguimento dell’empatia con l’essenza della realtà naturale. La gestualità e la postura delle figure grazie a un segno incisivo riescono a comunicare sensazioni con un linguaggio non verbale fortemente espressivo. Dunque Lauriola, nel momento in cui il pensiero privo degli ancoraggi riflessivi raggiunge la dimensione contemplativa associa a questo stato immagini che provenienti dal proprio io completano e avvalorano il soprasensibile percepito. Le linee quindi tracciano sulla tela profili che, sorti dall’attività intuitiva, si affermano e si strutturano poi con dettagli e caratteri idealizzati slegati dal proprio contesto storico. Lo spettatore davanti alle opere di Lauriola è soggetto a una stimolazione sinestetica in cui un ruolo di primo piano lo svolge la palette di colori usata. Le cromie dai toni tenui che talvolta acquistano più forza avvolgono la sensibilità del fruitore della visione il quale sente di sottofondo suoni non udibili dall’orecchio. La conseguenza è un immediato senso di armonia e calma nel quale i soggetti presenti sulle tele con il loro linguaggio analogico stimolano un processo cognitivo interno alla dimensione rappresentata. Carlo Ercoli Cambialamore, Città dell’Altra Economia MACRO Testaccio, Roma 2019
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