Catalogo Atmosfere sospese

7 Conosco Giusy Lauriola dal 2008, quando partecipò con la personale Extra–urbane al ciclo di mostre Nel segno delle donne, alla Galleria 196 che allora dirigevo. Negli anni l’ho vista crescere ed evolversi con una rapidità rara, aggiungendo e sottraendo elementi e tecniche nei suoi lavori in maniera incessante, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e di nuovi traguardi. L’ho vista tenace e testarda percorrere il sentiero, non sempre facile, per arrivare alle nuvole, possiamo dire parafrasando il titolo di questa sua bellissima mostra. Ed è qui che il nostro sguardo si perde nei colori resi ancora più brillanti dalla resina che fluidamente e anarchicamente riveste le superfici. Ed è qui che la nostra mente va indietro con la memoria a ricordare fatti e sensazioni che aveva dimenticato o, al contrario, va avanti immaginando che ciò che sta guardando possa essere lo scenario del suo futuro. Perché l’opera di Giusy si muove in uno spazio atemporale e indefinito che pone l’uomo, che ha voglia di guardarsi dentro, davanti al proprio passato, al proprio presente e perché no, al proprio possibile futuro, svolgendo così perfettamente uno dei compiti precipui dell’arte contemporanea. Federica Di Stefano

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