Catalogo Cambialamore

iniziato a lavorare a Roma, nella città in cui sono nata e cresciuta, in una grande azienda italiana per lo spazio e la difesa. Ero molto orgogliosa di quel lavoro, me lo ero procurato da sola. Avevo appena rinunciato ad un posto come giornalista, perché raccomandata da mio padre. Che posso dire, ero giovane, poche idee e molto confuse. La via più facile mi ha sempre provocato una reazione allergica. Così mi sono ritrovata a fare quello che mai avrei immaginato, stare dietro una scrivania. Dallo spazio mi hanno spostato alla difesa. Dai viaggi in Guyana francese a quelli negli hangar degli aeroporti militari. La mia funzione nell’azienda era di addetto stampa. Mi piaceva e allo stesso tempo avevo preso l’abitudine di raccogliere le immagini che maggiormente attiravano la mia attenzione. Senza uno scopo preciso, ma conservandole con la netta sensazione che prima o poi a qualcosa mi sarebbero servite. A parte poche esperienze umanamente interessanti e alcuni viaggi di lavoro, posso dire che abbandonare la vita di ufficio sia stato molto liberatorio. Ero stufa di avere i quarti posteriori analizzati come in una TAC. E quando mi sono ritrovata a dover presentare prodotti qualificati per la “difesa” in modo languido ed entusiastico, neanche fossero in lizza per il Nobel, dentro di me è suonato un campanellino che strideva in modo fastidioso con tutte quelle immagini che andavo collezionando. Ero lì a promuovere dei prodotti che, con una leggera pressione della mano, avrebbero potuto ridurre in coriandoli chiunque. Non era esattamente ciò che sognavo avrei fatto da grande. Nel frattempo tentavo di compensare le mie perplessità professionali con la passione per la pittura. Nel passato avevo preso lezioni da un maestro di falsi d’autore, da un macchiaiolo e avevo frequentato l’Accademia di San Giacomo, un luogo bellissimo proprio nel cuore di Roma. 9

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