Pennellate nitide e decise, colori sfocati a volte surreali, soggetti realistici ma mai definiti. Le opere di Giusy Lauriola trasportano l’osservatore in un altro mondo. Quello fatto di sogni e di incertezze, di desideri e di energie. Con un occhio attento allo stile e alla moda, e con una forte presenza di soggetti femminili da cui sembra definirsi anche carattere e vita. Donne che, a differenza dai precedenti lavori, non hanno ali, non volano e non sono protette in scatole di plexiglass, ma che, forse sempre più libere e forti, racchiudono un’area magnifica e magnificente. Donne che conoscono il Tempo e ne sono custodi, che conoscono l’Amore e che si amano. Nel progetto “Iosepha” il tratto libero di Giusy Lauriola si unisce alla resina e crea affascinati effetti cromatici e materici. “La mia ricerca è far combaciare l’immagine interiore che vedo confusa e in lontananza, ma che conosco emotivamente perfettamente, all’opera che creo di volta in volta. È un’immagine nascosta, dentro di me, indefinita, trasparente, forte e fragile insieme”, afferma l’artista. Circa cinquanta le opere in esposizione, acrilici e resina su tela di vari formati. “Iosepha – spiega l’artista - era il nome che le dava la sua professoressa di latino alla medie, una nuova se, nascosta in attesa di uscire insieme a tutte le donne che ha conosciuto nel tempo o alla donna che vorrebbe essere”. Per il suo mondo onirico Giusy si è lasciata abbracciare dalle influenze di Modigliani e Klimt, Schiele e Boldini. E per i suoi abiti a stilisti di moda come Terry Mugler. Il riferimento alla moda nasce anche perchè l’artista condivide lo studio, uno spazio multi funzionale, con la stilista Alessandra Laudadio, la designer Cristina Laudadio e il grafico Fabrizio Selli, che involontariamente l’hanno coinvolta nell’universo della moda.
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