Questo progetto è incentrato sul rapporto cromatico e strutturale tra gestualità, pigmento e tratto segnico. Quest’ultimo s’incarna in una figurazione delicata che rifugge la mimesi del reale per divenire simbolo di una nuova realtà di chiara matrice metafisica. A rimarcare tale atmosfera interviene un astrattismo di fondo, basato su una cromia rarefatta e dettata da emozioni e percezioni, che slega la composizione dal tempo e dallo spazio posizionandola in una sorta di sospensione temporale. Dunque astrazione e figurazione attuano un proficuo dualismo da cui emerge sulla tela una nuova dimensione che oltrepassa il dato fenomenico. Proprio per questo gli oggetti e i soggetti raffigurati sono spogliato della loro funzione primaria per divenire perno essenziale di riflessioni esistenziali.